Salute, istruzione e mutui: aumentano le spese nella dichiarazione 730

Un recente studio elaborato dalla Consulta dei CAF, rilanciato anche dal Sole 24 Ore e ripreso da Sky TG24, fotograferebbe un chiaro aumento delle spese detraibili nella dichiarazione dei redditi modello 730 per l’anno d’imposta 2024, in confronto a quelle del 2023.

I dati chiave dall’analisi CAF

  • Spese sanitarie: la spesa media pro capite è salita da €1.112,56 a €1.160,19, segnando un +4,3 %. L’incidenza è attribuita all’aumento dei costi del settore privato e alla crescente propensione delle famiglie a rivolgersi a servizi privati per ridurre i tempi di attesa.
  • Istruzione: le spese scolastiche mostrano un incremento del 4,7 %, mentre quelle universitarie registrano un balzo del 6,8 %, a indicare l’impegno crescente delle famiglie nel garantire un’adeguata formazione ai figli, nonostante il contesto economico sfidante.
  • Interessi sui mutui: anche gli interessi passivi sui mutui ipotecari sono cresciuti, registrando un +3,5 %.
  • Affitti per studenti fuorisede: il canone medio è passato da €1.908,88 a €1.970,27, ma la percentuale di chi lo detrae è diminuita del 2,6 %, segnale delle difficoltà economiche che rendono più arduo sostenere, da parte delle famiglie, le spese per i figli lontani da casa.
  • Spese veterinarie: in lieve crescita, con sempre più contribuenti che le inseriscono in dichiarazione, a testimonianza del crescente ruolo affettivo (e di spesa) degli animali domestici nella vita familiare
  • Assistenza per persone non autosufficienti: unica voce in calo, con una riduzione del 3,9 % nella spesa media (da €3.805,33 a €3.656,60). Secondo la Consulta, questo potrebbe indicare un maggior ricorso al supporto familiare rispetto a servizi professionali, a causa dei costi elevati e dell’insufficienza dei sostegni pubblici.

Lo sguardo dell’analisi socio-economica

Giovanni Angileri, coordinatore della Consulta dei CAF e presidente del Caf UIL, interpreta queste dinamiche come indicatori di un impegno costante delle famiglie verso spese cruciali come salute e istruzione, nonostante la crescente pressione sui bilanci. Notevole è anche il trend opposto osservato per gli studenti fuori sede e l’assistenza agli anziani, che merita attenzione sotto il profilo sociale ed economico.

Conclusione

L’analisi riflette chiaramente una ridefinizione delle priorità di spesa delle famiglie italiane: si accresce l’investimento in salute, formazione e servizi essenziali, mentre le spese legate alla distanza abitativa o alla cura degli anziani mostrano segni di contrazione, probabilmente a causa del contesto economico complesso.

Fonti:

  • Consulta Nazionale dei CAF
  • Il Sole 24 Ore

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