CS ANC 06.11.2025 – STRETTA SULLE COMPENSAZIONI: A RISCHIO LA LIQUIDITÀ E PROGRAMMAZIONE PER LE IMPRESE E PROFESSIONISTI

COMUNICATO STAMPA

STRETTA SULLE COMPENSAZIONI: A RISCHIO LA LIQUIDITÀ E PROGRAMMAZIONE PER LE IMPRESE E PROFESSIONISTI

Roma, 6 novembre 2025

L’Associazione Nazionale Commercialisti esprime forte preoccupazione per gli effetti derivanti dalle disposizioni contenute nell’articolo 26 della Legge di Bilancio 2026, che introduce un divieto generalizzato di utilizzo in compensazione con F24 dei crediti d’imposta agevolativi con i debiti previdenziali e assicurativi.

L’art. 26 della Legge di Bilancio dispone che a partire dal 1° luglio 2026 tutti i crediti d’imposta diversi da quelli emergenti da liquidazione d’imposta non potranno più essere utilizzati per compensare contributi dovuti, ai sensi dell’articolo 17 c. 2 lett. e, f, g del D.Lgs. 241/1997, al fine di contrastare i fenomeni di indebite compensazioni e migliorare la tracciabilità delle partite, estendendone il divieto anche ai crediti d’imposta ceduti.

Un intervento normativo che, pur essendo comprensibile e pienamente condivisibile nei suoi intenti di contrasto alle frodi, ancora una volta colpirà indistintamente i crediti d’imposta legittimi, penalizzando imprese e professionisti corretti, in contraddizione con la finalità della stessa norma. In particolare la norma impatterà sui crediti d’imposta quali ad esempio per investimenti Industria 4.0, Transizione 5.0, Ricerca e Sviluppo ecc… di fatto vanificando anche questi interventi a sostegno dell’economia del Paese.

“La compensazione è uno strumento fisiologico di equilibrio finanziario, non un privilegio — dichiara Marco Cuchel, Presidente ANC — sicché, trasformarla in un sospetto generalizzato significa creare un sistema che punisce chi rispetta le regole e svuota di significato la fiducia tra contribuente e Stato.”

Per l’ANC, la misura rischia di produrre un generalizzato effetto devastante per le imprese causando, minore efficienza diffusa, maggiore incertezza e difficoltà nella programmazione e gestione del futuro imprenditoriale.

Il contrasto alle frodi richiede strumenti mirati e selettivi, non divieti generalizzati che soffocano l’economia reale.

“Serve una revisione immediata del testo” conclude Cuchel “vanno salvaguardati i crediti d’imposta maturati in buona fede e tutelato il diritto dei contribuenti ad un sistema di compensazione trasparente, sicuro e funzionale.”

 ANC Comunicazione

CS 06.11.2025_Crediti

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