Il bando Family Friendly ha la finalità di sostenere e favorire l’implementazione di nuove forme di organizzazione da parte di aziende private anche in ATI/ATS e liberi professionisti, in risposta alla domanda di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, e di sviluppare e/o ottimizzare i servizi per il benessere delle lavoratrici e dei loro familiari all’interno del tessuto produttivo marchigiano.
Obiettivi finali del presente intervento sono quindi:
- sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici favorendo l'armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia;
- sostenere la diffusione di strumenti volti a promuovere un legame virtuoso tra esigenze aziendali e bisogni di conciliazione vita-lavoro;
- favorire lo sviluppo di modelli di competitività basati sulla valorizzazione ed il benessere delle risorse umane in funzione del potenziamento della produttività e della qualità del lavoro;
- stimolare un miglioramento delle condizioni generali del benessere delle donne che lavorano;
- aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro, attraverso l’attivazione di servizi che favoriscano la flessibilità organizzativa.
I finanziamenti messi a disposizione per ciascuna singola impresa che rientra dentro alle caratteristiche delle PMI sono di euro 150.000,00, mentre per ciascuna ATI/ATS l’importo massimo cresce ad euro 350.000,00, tutti i partecipanti devono avere attivo un piano welfare.
All’interno del totale del finanziamento messo a disposizione per le finalità indicate è riconosciuto un costo ammissibile e non rendicontabile pari al 40% del costo del personale, sempre considerando il massimale di euro 350.000,00 (5.2.).
Le finalità e le indicazioni di tale bando ci portano a presentare un progetto che si sviluppa su 4 proposte dove l’obiettivo primario è di creare un nuovo modello di organizzazione che concili il tempo di vita privata delle donne e l’esigenza di continuità e programmazione delle attività aziendali.
Il progetto è da considerarsi pilota e riproducibile per altre categorie.
- Conciliazione vita – lavoro: per donne con bambini di età tra i 3 mesi e i 13 anni e/o un familiare diversamente abile, anziano non autosufficiente e che beneficiano della legge n.104:
- In caso di mansioni remotizzabili: promuovere il modello lavorativo in smart working in alcune fasce orarie tramite la concessione di computer e dispositivi mobili per permettere lo svolgimento delle mansioni di assistenza agli anziani e di aiuto ai bambini; tale modello, nel caso di ottenimento di risultati positivi in termini quantitativi e qualitativi, può essere pensato per essere riprodotto per altre categorie lavorative;
- usufruire di una struttura educativa e di sostegno alla famiglia che offre interventi di aiuto nei compiti scolastici e di organizzazione del tempo libero a minori tra i 6 e i 14 anni che necessitano di un supporto educativo, sociale e ricreativo; ovvero di una struttura educativa e assistenziale per persone disabili o anziane non autosufficienti rientranti nel nucleo familiare della donna; infine, di organizzare il servizio di asilo nido per i bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 6 anni;
- possibilità di acquistare nella piattaforma dedicata ore di servizi di assistenza gratuitamente (es. babysitter, operatore sanitario, personale educativo, ecc.)
- Sportello Caregiver: sportello di supporto assistenziale e psicologico alla donna previsto 1 volta a settimana direttamente in azienda per 4 ore al mattino;
- Sportello “Welfare Point”: sportello di supporto alle donne e al loro nucleo famigliare per assisterle nell’intercettare bonus previsti dalla normativa e per aiutarle nell’utilizzo della piattaforma welfare, in linea con l’agenda europea che promuove la digitalizzazione;
- Ufficio conciliazione: personale predisposto alla realizzazione del progetto tramite indagini conoscitive fatte con questionari e interviste, l'analisi dei dati raccolti, la progettazione esecutiva del servizio, la ricerca e il convenzionamento di eventuali fornitori, la sperimentazione di un "prototipo di servizio", nonché la verifica dell'Efficacia e dell'impatto tramite misuratori. La finalità, a parità di produttività, è quella di testare la categoria delle donne e poi estendere il progetto alla generalità dei lavoratori.